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I biofilm nell'acqua potabile Una presenza costante

Biofilm nell'acqua potabile

I biofilm si formano ovunque l’acqua è in circolo, anche negli impianti di acqua potabile, dove solitamente non rappresentano un problema che ne influenza la qualità. In caso di crescita eccessiva, tuttavia, i biofilm possono diventare terreno fertile per germi nocivi per la salute umana, come la Legionella e la Pseudomonas Aeruginosa. Stagnazione e temperatura dell’acqua compresa tra i 20°C e i 50°C favoriscono la crescita batterica.

Queste condizioni si realizzano, ad esempio, in appartamenti vuoti, in caso di scarso utilizzo degli impianti nonché nei rami morti. Problemi igienici dovuti a una proliferazione batterica eccessiva possono essere evitati mediante una corretta progettazione e successiva gestione degli impianti, mirate a ridurre il rischio di stagnazione e il verificarsi di temperature favorevoli.

Legionella e pseudomonas Un rischio sottovalutato

Legionella pneumophila
Pseudomonas aeruginosa

Legionella e Pseudomonas Aeruginosa si moltiplicano in presenza di biofilm, stagnazione e temperature dell’acqua comprese tra 20 e 50°C.

Nelle persone più fragili l’acqua, in cui prolifera la Pseudomonas, può causare polmonite, infezioni di ferite e del sangue. La Legionella, invece, causa un’infezione alle vie respiratorie mediante inalazione di aerosol contenenti questi batteri (per esempio, sotto la doccia o in prossimità di rubinetti), sviluppando una grave forma di polmonite nota come “Legionellosi”. D’altra parte, l’ingestione di acqua contaminata da Legionella non comporta rischi per la salute umana.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza della legionellosi in Italia nel 2021 è risultata pari a 46 casi per milione di abitanti, con un significativo aumento rispetto all’anno precedente (34 casi per milione di abitanti), così come il numero assoluto di casi. Questa patologia è soggetta a un sistema speciale di sorveglianza che raccoglie in un apposito Registro Nazionale la lista di tutti i casi che sono segnalati.

Norme e leggi Qualità dell'acqua potabile e prevenzione della legionellosi

La garanzia della qualità dell’acqua potabile negli impianti domestici è oggetto di varie ordinanze, norme e regolamenti. In Europa, la Direttiva 98/83 CE è stata sostituita dalla nuova Drinking Water Directive (DWD2020), entrata in vigore il 12 gennaio 2021. In Italia, il Decreto Legislativo n.18 del 23 febbraio 2023 ha recentemente recepito questa Direttiva, accentuando l’attenzione su Legionella e Piombo. Inoltre, sul tema specifico della contaminazione da Legionella negli impianti valgono le “Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”, che individuano nella corretta progettazione e realizzazione degli impianti uno dei punti essenziali nella prevenzione delle infezioni da Legionella. Gli impianti idro-sanitari sono annoverati tra gli impianti “a rischio” ed una corretta progettazione contribuisce a diminuire il pericolo che si verifichi una contaminazione batterica grave.

Le principali norme di riferimento per la progettazione degli impianti sanitari sono:

  • UNI EN 806 «Specifiche relative agli impianti all’interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano»
  • UNI 9182 «Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda - Progettazione, installazione e collaudo»
  • UNI CEN TR 16355 «Raccomandazioni per la prevenzione della crescita della legionella negli impianti all’interno degli edifici che convogliano acqua per il consumo umano»
  • UNI EN 1717 «Protezione dall’inquinamento dell’acqua potabile negli impianti idraulici e requisiti generali dei dispositivi atti a prevenire l’inquinamento da riflusso»

Se vengono rispettate le prescrizioni contenute nelle leggi, nei regolamenti e nelle norme tecniche vigenti, sarà possibile soddisfare i requisiti principali per un’erogazione igienica di acqua potabile. In tal caso anche i progettisti, gli installatori idrosanitari e i gestori dell’impianto idrico opereranno in tutta sicurezza dal punto di vista legale.

L'igiene degli impianti a colpo d’occhio

Problemi e soluzioni nell'installazione di impianti per acqua igienica.
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Igiene continua Suggerimenti per la progettazione degli impianti sanitari

Igiene continua negli impianti di adduzione idrica

Un’attenta scelta e progettazione dello schema di distribuzione della rete idrica domestica permette di preservare la qualità dell’acqua erogata al rubinetto.

Accanto alle configurazioni impiantistiche ancora oggi più utilizzate, quali la distribuzione a «T» e a «Collettore», trovano sempre più frequentemente applicazione gli innovativi schemi in «Serie» e ad «Anello», che permettono di minimizzare il rischio di ristagno dell’acqua nelle tubazioni attraverso l’azionamento di singoli apparecchi.

Proteggere la qualita’ dell’acqua. Sempre

Proteggere la qualità dell’acqua. Sempre (© Geberit)

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L'obiettivo: offrire soluzioni personalizzate per mantenere la qualità dell'acqua potabile in ogni impianto sanitario e per ogni tipo e frequenza di utilizzo.

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